Degustazioni di vino a Ravenna e dintorni



Vitigni insoliti d’Italia: le mie ultime scoperte

L’Italia conta più di 400 varietà di vitigni. Siamo abituati a sentire parlare di Nebbiolo, Sangiovese o Primitivo, Malvasia e Vermentino, ma ogni regione nasconde tesori ancora poco conosciuti.

Sono nata e cresciuta in Italia e ogni volta che ci torno mi imbatto in vini nuovi. Ecco alcune delle mie ultime scoperte, dal Trentino Alto Adige alla Puglia:

Lagrein: questo vitigno a bacca rossa è coltivato nella regione del Trentino Alto Adige, nei dintorni della città di Bolzano. È imparentato con il Syrah e deriva da un incrocio naturale tra il Teroldego e un altro vitigno autoctono della zona.

[foto scattata durante la visita guidata alla Tenuta Alois Lageder]

Ansonica: ho scoperto questo vitigno mentre cenavo su una splendida terrazza all’Isola d’Elba. Ho chiesto al cameriere del ristorante Koala un vino da abbinare al mio piatto di pesce e lui mi ha offerto questa bottiglia di Ansonica dell’Elba.

L’Ansonica è un vitigno bianco che cresce sia all’Isola d’Elba che su un’altra isola italiana: la Sicilia. Qui prende il nome di Inzolia. È curioso che la prima volta che ho bevuto un vino prodotto con uve Inzolia non fossi in Sicilia, bensì nella Valle di Guadalupe, in Messico, dove questo vino è prodotto dal siciliano Paolo Paoloni nella sua tenuta Montefiori.

L’uva Ansonica/Inzolia ha una bassa acidità, un corpo discreto e aromi di fiori bianchi e frutti tropicali.

Bombino bianco: ho scoperto questo vino durante un evento a Rimini. Il nome della DOC è molto divertente: Romagna Pagadebit (paga debiti). Infatti, quest’uva è così prolifica che in passato veniva utilizzata per pagare i debiti. Questo vino è molto semplice, simile a un vino da tavola. Ha un’acidità vivace e un profilo aromatico verde.

L’Emilia Romagna ha decine di vitigni e stili di vino. Se siete interessati a saperne di più su una delle regioni culinarie più ricche d’Italia, non perdetevi la nostra “Emilia Romagna Food and Wine Masterclass” del 20 luglio promossa insieme ai nostri amici di Balsamico Italian Kitchen a San Diego.

Susumaniello: vitigno autoctono rosso della provincia di Brindisi, in Puglia. Il Susumaniello produce vini corposi e ad alta gradazione alcolica, con tannini strutturati e intensi aromi fruttati. In passato era utilizzato solo per i blend. Ora i produttori lo hanno riscoperto e hanno iniziato a produrre vini rossi e rosati monovitigno.

Ho assaggiato il mio primo rosato Susumaniello alla degustazione del Gambero Rosso a Los Angeles lo scorso anno e questo vino, un 2022 prodotto dalla centenaria azienda familiare Varvaglione, ha ricevuto i Tre Bicchieri nella Guida ai Vini Italiani Gambero Rosso 2024. Questo vino è molto piacevole con note floreali e di melograno. Non vedo l’ora di tornare in Sicilia per assaggiarlo sul posto!

[foto scattata al Gambero Rosso a Los Angeles nel 2022]

Se vuoi conoscere meglio questi vitigni e degustarli in un contesto accogliente e autentico, partecipa ai nostri eventi gastronomici a Ravenna. Scopri di più su sipwithcarlotta.com.

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